Tiktok è un social network che permette di guadagnare in diversi modi.
I principali sono: il Creator Found, sponsorizzazioni e partnership, trasmissione delle Live, affiliazioni e vendita prodotti, influencer marketing.
Analizziamone le principali caratteristiche.
Le attività principali
Il Creator Found | Il fondo prevede un guadagno attraverso le visualizzazioni ricevute. Chi ha almeno 10.000 follower e negli ultimi 30 giorni ha raggiunto almeno 100.000 visualizzazioni, può guadagnare attraverso il Creator Fund.
Ogni 1.000 visualizzazioni il guadagno va da 0,01 a 0,04 euro. |
Sponsorizzazioni e partnership | È possibile proporre o ricevere offerte da parte di aziende. Se il pubblico è idoneo per target e community a rispondere alle esigenze del brand, vengono stipulati degli accordi in base ai quali gli influencer devono creare dei contenuti ad hoc per la promozione dei prodotti e vengono remunerati per questo. |
Trasmissione delle Live | È possibile, se si possiede almeno 1.000 follower, pubblicare delle dirette c.d. “Live”. Durante le live si guadagnano degli sticker o monete che possono essere convertiti successivamente in denaro. |
Affiliazioni e vendita prodotti | La promozione può avvenire anche mediante la creazione di link di affiliazione o link che rimandano ad una pagina di vendita propria o di terzi. In questi casi il creator guadagna una commissione o una percentuale sulle vendite. |
Influencer marketing | Gli influencer consigliano ai propri utenti dei prodotti che hanno usato personalmente e per questo vengono retribuiti dalle aziende produttrici sulla base di appositi requisiti. |
Lavoro occasionale oppure apertura della partita IVA?
I guadagni in denaro possono essere percepiti solo da soggetti maggiorenni e devono sempre essere dichiarati o come compensi di lavoro autonomo occasionale, o come attività professionale con partita IVA.
Se una prestazione di lavoro autonomo occasionale non rispetta le condizioni di assenza di abitualità, professionalità, continuità e organizzazione, a prescindere dalla soglia dei 5.000 euro annui, è sempre considerata un’attività non occasionale, e quindi è richiesta l’apertura di una partita IVA.
Apertura della partita IVA
Una volta definito se l’attività svolta richiede l’apertura di una partita IVA, si pone il problema di individuare il corretto codice ATECO da attivare.
Se esistono codici specifici per lo svolgimento dell’attività di e-commerce, non si può dire altrettanto per quanto riguarda l’attività di influencer/creator digitali e per le varie tipologie che la compongono (streamer, content creator, podcaster, etc.).
La scelta ricade quindi su uno o più dei seguenti codici, a seconda di quello che meglio descrive le attività svolte.
Codice ATECO | Attività svolte |
73.11.01 – Ideazione di campagne pubblicitarie |
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73.11.02 – Conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari |
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74.90.99 – Altre attività professionali nca |
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59.11.00 – Attività di produzione cinematografica, di video e di programmi televisivi |
Inquadramento fiscale e previdenziale
La determinazione del corretto inquadramento fiscale e previdenziale, ovvero determinare se si possa essere inquadrati come libero professionista o ditta individuale, non dipende solo dall’attività svolta, ma anche dal modello di business utilizzato per svolgere quella data attività e dal modo di monetizzare i corrispettivi derivanti dalla stessa.
Suddivisione spesso non facile per i nuovi modelli di business proposti da queste nuove figure professionali, rendendo di difficile inquadramento la posizione fiscale e previdenziale.
Proprio per dirimere questi dubbi, l’Associazione italiana influencer – Assoinfluencer ha richiesto che vengano quanto prima identificati uno o più codici ATECO per inquadrare al meglio le nuove figure professionali e il relativo regime fiscale e previdenziale.
Sulla base di queste considerazioni e dal confronto con le forze politiche è stato recepito l’emendamento al DDL Concorrenza 2021 (A.C. 3634) sui creatori di contenuti digitali.
In particolare, l’art. 27 della Legge 5 agosto 2022, n. 118, nella sua versione definitiva, prevede i seguenti due nuovi punti:
Se è vero che si è ottenuto dal Legislatore un primo riconoscimento della professione nell’ordinamento giuridico italiano, non si può dire che risulti sufficiente a superare lo stato di incertezza attualmente in essere.
In attesa che vengano meglio delineati i confini tra le varie attività del settore, si ritiene che se l’intento è quello di condurre campagne e marketing, i compensi possano rivestire carattere professionale. Il libero professionista dovrà essere iscritto alla Gestione Separata INPS.
I dubbi in merito all’iscrizione “Ex Enpals”
Al momento è ancora in dubbio se gli influencer siano obbligati anche all’iscrizione presso la cassa di previdenza FPLS (Fondo Pensioni Lavoratori dello spettacolo c.d. “Ex Enpals”).
Tuttavia, è necessario evidenziare che i compensi ricevuti per la creazione di contenuti on line con finalità pubblicitaria o promozionale sono considerati redditi di lavoro autonomo e pertanto soggetti al versamento dei contributi previdenziali al FPLS.
Non sempre risulta agevole determinare se un contenuto è soggetto a questa contribuzione aggiuntiva.
L’argomento merita molta attenzione considerando che l’individuazione di potenziali ambiti “artistici” da parte dell’INPS occupa un posto di rilievo (Cass. civ., sez. lav., ord. n. 26256 del 11 settembre 2023).
Profilo professionale/imprenditoriale su TikTok
In questo modo per i proventi incassati verrà predisposta direttamente dalla piattaforma l’apposita fattura cartacea.
Dal momento che la piattaforma fa capo ad un soggetto extra UE andrà emessa fattura elettronica (codice destinatario: XXXXXXX) per assolvere gli obblighi relativi all’Esterometro.
Si ricorda l’applicazione della marca da bollo da 2 euro se l’ammontare fatturato supera i 77,47 euro e l’indicazione della dicitura “operazione non soggetta” ai sensi dell’art. 21 del D.P.R. n. 633/1972.
fonte mysolution
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