Via libera alla trasmissione delle domande relative ai trattamenti di integrazione salariale introdotti dal decreto fisco-lavoro .
Il nuovo periodo di trattamenti, che copre l’arco temporale dal 1° ottobre al 31 dicembre 2021, tutela i lavoratori che risultano in forza alle aziende richiedenti al 22 ottobre.
Riguardo alla Cigo emergenziale – che per il settore industriale si è in genere conclusa lo scorso 30 giugno – il decreto fiscale ha, altresì, previsto un ulteriore periodo di trattamenti (massimo 9 settimane collocabili sempre nell’ultimo trimestre dell’anno in corso) esclusivamente in favore delle imprese appartenenti ai settori delle industrie tessili, confezione di articoli di abbigliamento e di articoli in pelle e pelliccia, e fabbricazione di articoli in pelle e simili. Diversamente da quanto disposto per Aso e Cigd, questa Cigo Covid non postula che le aziende siano state integralmente autorizzate al precedente periodo (17 settimane dal 1° luglio al 31 ottobre 2021).
L’Inps ricorda che tutti i trattamenti introdotti dal decreto fiscale non scontano il contributo addizionale a carico azienda e che per i datori che accedono a queste nuove misure di sostegno resta operante, per il periodo di utilizzo dell’ammortizzatore sociale, il divieto di licenziamento, fatte salve le particolari eccezioni previste in materia.
Il Sole 24 Ore
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